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World Poker Tour: Intervista all’Executive Tour Director Matt Savage

Matt Savage

Poche settimane fa abbiamo annunciato che Matt Savage, uno dei direttori di torneo più rispettati nel settore è stato ingaggiato dal World Poker Tour come il nuovo executive tour director. È stato il primo di molti cambiamenti annunciati prima della Bellagio Cup svoltasi il fine settimana scorso. Abbiamo intervistato Matt per discutere del suo nuovo ruolo e di quello che i giocatori possono aspettarsi dalla Stagione Nove del WPT.

Com’è nata l’idea per la tua nuova posizione al World Poker Tour?

Di base, il WPT ha perso appeal tra i giocatori. Quindi avevano bisogno di qualcuno del settore che li facesse ritornare. È stato il momento giusto per loro, perché come ho detto avevano perso la connessione con i giocatori di poker.

Come pensi il WPT sia arrivato al punto che hai menzionato? Dove hanno perso il tocco?

Principalmente non è stata colpa del tour in se stesso. Alcune cose dovevano essere cambiate; cambi al programma televisivo secondo me, cosa fondamentale. I punti per il giocatore dell’anno, come lo show appariva, portare più eventi nel programma. Come direttore di torneo in alcuni degli eventi WPT, vedevo giocatori partecipare ad un evento WPT, ma in realtà non si poteva dire di essere ad un evento WPT fino al tavolo finale. Credo che queste cose debbano essere cambiate.

Cosa ti emoziona di più del nuovo incarico?

Sono molto emozionato per il programma televisivo. Vedrete dei grandi cambiamenti, a partire dalla Bellagio Cup. Lo show avrà un nuovo look, con un nuovo cast di personaggi (Kimberly Lansing e le Royal Flush girls). Inizieremo a coprire gli eventi dal Day 1, invece che solo il tavolo finale. Abbiamo una vera opportunità di seguire alcuni dei nuovi, giovani giocatori sulla scena di oggi. Non cambieremo la vecchia guardia, perché questi giocatori sono ancora molto popolari e sono importanti per il gioco, ma sposteremo l’attenzione dello show più verso i giovani.

Il programma si rivolgerà verso un pubblico più sofisticato e intelligente?

Siamo alla Stagione Nove e si può dire che di base le prime otto stagioni sembravano tutte uguali. Steve Lipscomb ha avuto lo show come volevano, è diventato un programma più facile da produrre perché è diventato una copia carbone di ogni edizione. Ora lo show avrà dei cambiamenti e proporrà cose che non sono state fatte prima. Penso che sicuramente porterà nuove emozioni.

Cosa ci dici degli eventi in se stessi? Cosa possono aspettarsi i giocatori?

Penso che i cambiamenti verranno proposti poco a poco. Ovviamente la struttura del tavolo finale è stata modificata leggermente per offrire più azione. Non credo che ogni tavolo debba durare 12 o 14 ore, ma allo stesso tempo penso che dovremmo dare ai giocatori un ragionevole ammontare di gioco. Abbiamo avuto un summit World Poker Tour con tutti i nostri partner per discutere alcune questioni e penso che alla fine questo incontro si è concluso con entusiasmo da parte di tutti sul futuro. Ci saranno tornei bust-out in ogni evento in modo che ogni torneo supporterà il successivo.

Per la struttura complessiva dei tornei, ci sarà un struttura unificata WPT?

Non penso e la ragione è perché ogni evento WPT è unico. Al Bellagio i giocatori ricevono in chips quattro volte i loro buy-in, al Bay 101 abbiamo livelli da un ora, ma il tavolo finale è molto profondo perché si passa al gioco six-handed quando il field si riduce. Penso che ognuno abbia una struttura unica, ma quello che farò è lavorare a fianco dei casinò per indirizzarli nella giusta direzione. Darò qualche input anche nei tornei internazionali e come parte del mio contratto se volessero ingaggiarmi come direttore di torneo possono farlo.

I numeri dei giocatori al WSOP sono in aumento, pensi che il trend positivo continuerà durante la Stagione Nove WPT?

Spero di si. Ovviamente crediamo che il fattore online sia fondamentale e cercheremo di raggiungere tutti e non solo un sito. Vogliamo che tutti i siti mandino giocatori al WPT. Stiamo lavorando in questa direzione per vedere se la cosa è fattibile. Ovviamente ci sono così tanti giocatori online mandati a diversi eventi che siamo convinti che anche noi riusciremo a farlo. Abbiamo già forti relazioni, per esempio Full Tilt Poker ha mandato giocatori alla Bellagio Cup.

Con così tanti eventi in giro per il mondo, cosa diresti ai giocatori per scegliere il WPT piuttosto che altri concorrenti?

Direi che il WPT ha alcune delle migliori destinazioni, offre degli eventi unici con ottime strutture. Basta dare un occhiata al nostro tour e vedere che c’è Foxwoods, Bellagio, Commerce, Bay 101, tutti posti unici che non lavorano con altri tour. Gli eventi andranno alla grande. I nostri reporters live fanno un ottimo lavoro e col passare del tempo i fan assisteranno a cambiamenti che renderanno tutto più spettacolare.

Ti ringraziamo per il tuo tempo! I migliori auguri per questa tua nuova avventura.

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Matthew Parvis

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