Su PokerNews.IT puoi giocare solo se hai almeno 18 anni. Il gioco può causare dipendenza. Gioca responsabilmente.

Agenzia delle Dogane e dei Monopoli Agenzia delle Dogane e dei Monopoli 18+

Rassegna Stampa: Poker e Legge in Italia - Live nel Limbo, Online nel Ghetto

poker legge

Non sorprende scoprire che la notizia di poker e legge che ha maggiormente fatto parlare nella passata settimana sia stata quella legata agli sviluppi del caso Microgame. Noi stessi vi abbiamo offerto un resoconto degli sviluppi del caso inquadrandolo in una sorta di cronologia legislativa/ Molti portali, tra i quali Agicops, hanno dedicato articoli specifici alla notizia. Per chi se la fosse persa la notizia è quella della fine ufficiale della disputa tra il Gaming Service Provider Microgame e il Tar del Lazio.

In sintesi, lo scontro legale era scaturito con il pacchetto proposto dal Governo in favore dell’emergenza in Abruzzo. Con questo pacchetto si varava l’introduzione del cash, l’innalzamento dei Buy-in a €250 dei giochi da casinò online, ma Microgame si oppose in quanto il testo notificato a Bruxelles nel 2009, differiva da quello pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale.

Dalla sentenza ufficiale si evince che il ricorso è stato dichiarato “improcedibile” dal TAR del Lazio, in quanto: “nel corso del giudizio l’Amministrazione ha provveduto a notificare le nuove norme tecniche alla Commissione europea” e quindi “il presupposto sul quale si fondavano le doglianze avanzate dalla ricorrente, anche quelle relative alla mancata notifica delle prescrizioni contenute nei due decreti direttoriali adottati precedentemente (nella specie: il 21.3.2006 ed il 25.6.2007), ora assorbite in quello impugnato con il ricorso in esame, è venuto meno”.

Il caso è particolarmente significativo per il settore del poker in quanto costituiva l’ultimo blocco che impediva di procedere con l’attuazione della legge che, ormai libera da intoppi, dovrebbe portare alla legalizzazione del poker in formato cash entro breve.

Se sul versante del poker online si aprono spiragli di maggiore libertà ed offerta - data l’imminente approvazione della legge di cui si è detto sopra e l’altrettanto imminente assegnazione di duecento nuove licenze per gli operatori esteri e italiani che vorranno operare nella penisola - sul fronte del gioco dal vivo l’orizzonte è sempre più coperto da nuvole minacciose.

Assopoker offre un’analisi del rapporto tra la crisi di governo e gli sviluppi del poker live sottolineando più che altro la rigorosa applicazione dei precetti forniti nella circolare del ministro Roberto Maroni con la quale si richiedevano controlli più severi al fine di contrastare il gioco illegale.

Stando al resoconto del portale, sarà proprio lo stato di stallo in cui si trova il governo - sul quale pende il voto di fiducia - a determinare i ritardi nella definizione di una legge chiara per il gioco dal vivo. Causa principale del ritardo è il fatto che a decidere in materia non sarà solo l’organo competente nel settore dei giochi e delle lotterie - l’AAMS - ma anche organi politi come Ministero dell’Economia, delle Finanze e degli Interni.

Sembrava ad un certo punto, come ci racconta Agipronews, che una regolamentazione potesse essere in qualche modo approvata quando il Ministero dell’Economia aveva espresso l’intenzione di includere nel maxi emendamento alla Legge di Stabilità Finanziaria un nuovo regolamento. La proposta di Giulio Tremonti si è però scontrata contro una disomogenea visione della questione all’interno della maggioranza che ha aggirato l’ostacolo prevedendo la discussione eventuale dei mezzi per disiplinare nuove tipologie di gioco. Più in concreto si dice "per aggiornare l'attuale palinsesto dei giochi, con decreto direttoriale dell'Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato sono introdotte e disciplinate nuove tipologie di giochi e, ove necessario, conseguentemente avviate le procedure amministrative occorrenti alloro affidamento in concessione".

Intanto, come detto sopra, e come ci racconta ancora Assopoker continuano a far notizia le applicazioni severe delle norme atte a prevenire il gioco illegale soprattutto quello dal vivo nei circoli che fino a poco tempo fa erano l’unico posto in cui si poteva giocare a poker senza il timore di infrangere la legge. Tra i blitz più recenti quello di Montecatini, in Toscana dove sono stati sorpresi cinquanta giocatori impegnati in un torneo di Texas Hold’em. Questi giocatori rischiano una denuncia per gioco d’azzardo (ex. articolo 720 codice penale), essendo stati sorpresi in flagranza.

Ma le azioni dei pubblici ministeri non vanno tutte nella stessa direzione: Jamma ci racconta che La Procura della Repubblica di Reggio Emilia dissequestra tavoli da gioco on line perché non riscontra reato. “Dissequestrati tavoli da gioco per la raccolta del poker on line presso la Sala Giochi Texmaster in Novellara. Il sequestro probatorio era stato attuato il 14 ottobre 2010 ed era stata contestata al titolare della sala l’illecita raccolta di gioco in violazione della legge 401/89.

Secondo l’orientamento degli accertatori l’esercente non sarebbe stato legittimato alla raccolta del gioco tramite detti tavoli, attesa la mancanza di licenza ex art.88 Tulps. L’indagato ha presentato tramite il proprio legale memoria difensiva con istanza di dissequestro al Pubblico Ministero, documentando di operare per conto di concessionari regolarmente autorizzati dai Monopoli di Stato e deducendo di essere un mero punto di commercializzazione periferico abilitato alla raccolta di gioco on line in forza di rispettivi contratti e senza necessità di alcuna licenza ex art.88 Tulps. Il Pubblico Ministero ha ritenuto la fondatezza delle tesi svolte dal Difensore e, affermando l’insussistenza del reato, ha ordinato il dissequestro con provvedimento prontamente eseguito in data 7 dicembre 2010.

Tra dubbi, incertezze e leggi che non arrivano o che cambiano indirizzo da un giorno all’altro ci viene offerto un quadro generale sulla situazione del poker dal vivo daPoker Italia Web. Nell’articolo si sottolinea l’incongruenza delle azioni dello stato che prima aveva lasciato un vuoto legislativo facendo dei club live il solo punto in cui si potesse legalmente giocare poi ha sovvertito l’intero sistema rendendo lecito solo il poker online. Ora però manca una legge per il live che unita al blocco dei circoli legali è una situazione che stimola lo sviluppo di un gioco illegale se non di vere e proprie bische.

E lo sviluppo di circoli clandestini sembra ancora più naturale in un paese che si trova in una situazione particolare come quella italiana dove si può giocare a poker in soli quattro casinò tutti concentrati al nord e dove, da tre anni a questa parte, gli utenti degli oltre mille circoli che si erano venuti a creare, sono rimasti senza un punto di riferimento dove dare sfogo alla propria passione.

Il ritardo nella legislazione viene attribuito da PIW a differenza da Assopoker al problema di sviluppo di un sistema di tassazione in grado di controllare il molto poco automatizzato settore del gioco dal vivo. Non quindi procedure politiche sarebbero la fonte di un tale ritardo ma piuttosto questioni amministrative.

Fatto sta che il poker live in Italia vive in una sorta di limbo mentre il poker online è stato chiuso in un ghetto.

SCOPRI DI PIÙ

Altri Articoli