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Poker Online: la liquidità comune è la possibile chiave per la ripresa

Poker Online: la liquidità comune è la possibile chiave per la ripresa 0001

Jean-François Vilotte, dopo una lunga e prestigiosa carriera, è approdato alla presidenza dell’ente regolatore francese ARJEL nel 2010. A dicembre ha annunciato piuttosto a sorpresa la propria decisione di lasciare l’incarico due anni prima della scadenza naturale dello stesso.

Da sempre convinto sostenitore della liquidità comune, ritiene che dovrebbe unire i giocatori francesi, spagnoli, italiani e britannici, costituendo così uno strumento fondamentale per il futuro del poker che potrebbe aiutare a superare l’attuale trend negativo che interessa i mercati regolamentati.

In una recente intervista rilasciata in esclusiva a PokerNews si è detto soddisfatto degli obiettivi raggiunti in questi anni dall’organizzazione che ha presieduto, un ente nato per coadiuvare lo Stato francese nella stesura di una legislazione per il gioco d’azzardo online e da subito intensamente impegnato in una continua cooperazione a livello europeo per garantire la crescita del gioco online anche durante questa congiuntura sfavorevole.

Secondo Vilotte tutti gli enti regolatori, ARJEL incluso, dovrebbero però essere dotati di maggiori poteri per essere in grado di modificare le legislazioni nazionali rapidamente e adattarle così alle necessità del mercato in continuo cambiamento.

Finora il lavoro svolto dalle organizzazioni per la regolamentazione è stato indubbiamente apprezzabile, ma il poker sta attraversando una fase negativa e difficile in Francia così come in Italia e in Spagna.

Osservando il fenomeno nella sua globalità, sembra che il nocciolo della questione risieda nella concorrenza tra i mercati regolamentati e quelli non regolamentati. Se i mercati regolamentati non riusciranno a diventare più flessibili e capaci di adattarsi più rapidamente alle richieste dell’utenza, continueranno a fare il gioco dei siti illegali, che finiranno per avere la meglio sui propri concorrenti legali.

L’approccio proibizionista non funziona con Internet, quindi l’unico modo per convincere le persone a giocare legalmente è fornire ai giocatori un’offerta legale che risulti interessante, continuando contemporaneamente a contrastare i siti illegali perché non riescano più a operare all’interno dei mercati nazionali regolamentati.

Quindi, secondo Vilotte, le attuali priorità del settore potrebbero essere così riassunte: rendere le leggi nazionali più flessibili e dotare gli enti regolatori di maggiori poteri decisionali per fronteggiare efficacemente i cambiamenti del mercato. Altro fattore necessario è poi l’adozione di un approccio più globale per quanto riguarda il settore del gioco d’azzardo per giungere a una migliore comprensione del mercato.

I primi passi da compiere per avviarsi in questa direzione sono l’apertura alla liquidità internazionale e l’aumento dell’offerta di gioco. Questo renderebbe i mercati legali e regolamentati molto più competitivi e attraenti di quanto non siano oggi.

La flessione attuale nel poker in termini di numero di giocatori è innegabile, ma probabilmente è imputabile al fatto che i maggiori player si spostano fuori dal proprio paese o giocano su siti non legali. Sembra infatti che il trend negativo interessi più i siti legali che non il poker in generale, probabilmente proprio perché molti giocatori disertano i tavoli nazionali per cercare una maggiore liquidità e un’offerta più ampia.

Indubbiamente anche la crisi economica ha svolto un ruolo, seppur minore, nel declino del mercato del poker online, ma flessibilità e liquidità comune potrebbero portare a una ripresa della crescita nel settore nell’immediato futuro.

Perché questo possa avvenire, gli stati che hanno contesti legislativi simili dovranno siglare degli accordi speciali, concordado delle modifiche alle legislazioni nazionali.

In questa prospettiva, ARJEL aveva trasmesso le proprie proposte in materia di liquidità comune al Governo e al Parlamento francesi, corredate dalle necessarie motivazioni in merito ai benefici che la misura avrebbe apportato. Purtroppo però il Parlamento francese ha deciso di non recepire la proposta, ritenendo che non sia questo il momento giusto per aprire alla liquidità internazionale.

Nell’ottica di una crescita a livello globale, Vilotte ritiene necessario che la cooperazione con Italia, Spagna e Regno Unito continui, affinché gli enti regolatori possano condividere le informazioni a disposizione e i paesi con contesti legislativi diversi trovino nuove vie di collaborazione e di condivisione delle buone prassi.

A questo fine sarà sicuramente di grande aiuto il Gruppo di Esperti per il Gioco creato dalla Commissione Europea per operare sulle questioni del gioco online a livello soprannazionale, che consentirà una migliore condivisione delle informazioni.

L’obiettivo non è ovviamente la creazione di una legislazione comune da applicarsi a tutti i diversi stati membri. Si dovranno sempre e comunque tenere presente le differenze di cultura e di tradizione. Anche quando si parla di gioco, il fine è far sì che ogni stato membro trovi la soluzione che meglio si adatta al proprio mercato nazionale e la adotti in autonomia.

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