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Grecia: nessun monopolio del poker online per il momento

Grecia: nessun monopolio del poker online per il momento 0001

Con l’annuncio da parte della Greek Organization of Football Prognostics (OPAP), l’organizzazione greca per le scommesse calcistiche, della decisione di creare una nuova piattaforma online per le scommesse sportive in collaborazione con GTECH, il rischio che la Grecia possa istituire a breve il prossimo monopolio del poker online in Europa può considerarsi decisamente ridotto.

Erano in molti a pensare che nel 2014 il governo greco avrebbe potuto optare per la chiusura del mercato agli operatori internazionali, affidando un nuovo monopolio all’OPAP, ma la decisione di concentrarsi sulle scommesse sportive anziché sul poker è una svolta che potrebbe mantenere il mercato nazionale aperto ancora per un po’.

Anche se l’idea di regolamentare il mercato greco del gioco online con la costituzione di un monopolio era stata inizialmente contestata per vie legali nel novembre 2011 dalla Remote Gambling Association (RGA), l’Associazione per il Gioco a Distanza, e dalla European Gaming and Betting Association (EGBA), l’Associazione Europea per il Gioco e le Scommesse, la Commissione Europea nel gennaio 2013 ha riconosciuto all’OPAP l’autorità dispositiva per sviluppare le piattaforme per le scommesse sportive, i casinò e il poker in base a un accordo sottoscritto con la Hellenic Gaming Commission (EEEP), la Commissione Ellenica per il Gioco.

A tutt’oggi e fino a quando l’OPAP non deciderà di entrare nel mondo del poker online, sfruttando i propri diritti per gestire il monopolio (virtuale) previsto dagli accordi siglati con le autorità greche per il gioco, il paese proseguirà con l’attuale fase transitoria, in cui 24 operatori sono autorizzati tramite licenza a offrire il gioco sotto il dominio .GR.

Tra le società direttamente coinvolte nella questione c’è la Rational Group, la società dietro a PokerStars e a Full Tilt Poker, che offre il poker online a chi resiede in Grecia tramite i domini PokerStars.GR e FullTiltPoker.GR in base a un accordo commerciale stipulato con la Diamond Link, compagnia che detiene una delle 24 licenze temporanee.

Imposte e possibili scappatoie

Se da un lato la possibilità di continuare a operare sul mercato greco offrendo poker online e prodotti correlati ai giocatori greci è quanto gli operatori del settore auspicavano, la tensione tra le società di gioco e le autorità resta alta a causa di un’imposizione fiscale che viene considerata irragionevolmente alta.

Alcuni mesi fa infatti le imposte sul gioco online in Grecia sono state pesantemente aumentate, richiedendo ai siti di poker online una trattenuta fiscale pari al 15% su tutte le vincite superiori ai €100 e al 20% su quelle superiori ai €500. A peggiorare la situazione anche la decisione che le perdite non possano essere compensate con le vincite realizzate in una diversa giornata.

Nel tentativo di alleviare in parte il carico fiscale, PokerStars aveva ideato una scappatoia temporanea per i clienti greci, offrendo dei tornei con buy-in da €100 con un mese di anticipo che essenzialmente avrebbero rappresentato solo un sostituto temporaneo affinché i giocatori greci potessero compensare le proprie vincite con le perdite subite in altri giorni in modo da ridurre la loro responsabilità fiscale.

Dopo aver ampiamente pubblicizzato l’iniziativa tramite i media, però, PokerStars ha deciso di eliminare questi tornei. Tuttavia, sono ancora molti i giocatori greci che utilizzano questa scappatoia, registrandosi ai tornei sul client di gioco con alcuni giorni di anticipo per poi cancellarsi prima dello svolgimento del torneo in modo da pagare tasse inferiori sulle proprie vincite.

Le imposte elevate e il rischio di vedere vanificati gli investimenti necessari per accedere al mercato greco del poker online in questa fase di transizione hanno indotto molti operatori a continuare la propria attività al di fuori del mercato legalizzato.

Secondo un’inchiesta pubblicata da PokerFuse , GamblingData ha stimato che nel 2011 il mercato grigio in Grecia ha prodotto in generale dei ricavi netti tra i 210 e i 260 milioni di euro e una parte di questi, tra il 20% e il 30% circa, sarebbe attribuibile al poker online.

Attualmente ci sono circa 400 società di gioco online nella black list, i cui IP sono bloccati dall’EEEP. Ciò è una diretta conseguenza dell’attuale legge greca, in base alla quale ogni volta che viene identificato un operatore senza licenza, l’EEEP deve immediatamente inserirlo nella black list e deferirlo al regolatore nazionale delle Compagnie per i Servizi Internet e alla Banca della Grecia affinché venga istituito un blocco dell’IP e siano applicate immediatamente delle restrizioni su tutte le sue transazioni finanziarie.

Immagine per gentile concessione di th07.deviantart.net

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