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Operazione "All in", Marco Figuccia esulta: sarà risarcito dall'Agenzia delle Entrate!

Operazione

Dopo il caso di Cristiano Blanco e di un altro poker player italiano, su cui la Commissione Europea si era espressa pochi giorni addietro dichiarando la normativa italiana non fondamentale per la lotta al riciclaggio e tanto meno per contrastare le ludopatie, riconoscendola quindi, in attesa di un riscontro ufficiale, come illegittima e smontando di fatto le "tesi accusatorie" portate avanti dall'Operazione "All in", arriva un'altra notizia confortante per tutti i giocatori italiani che si sono visti recapitare, in tempi più o meno recenti, cartelle esattoriali riguardanti le vincite ottenuti in tornei dal vivo sul suolo estero.

E' di poche ore fa infatti la notizia che la Commissione Tributaria Provinciale di Treviso ha accolto il ricorso del noto pro Marco Figuccia, assistito dall'avvocato/poker player Massimiliano Rosa, annullando quindi gli accertamenti sulle vincite ottenute all'estero dal trevigiano, e condannando inoltre l'Agenzia delle Entrate al pagamento delle spese legali che ammontano a 4.200€.

Ecco quanto si legge da Ansa.it: "Con Sentenza N. 258/01/14, pronunciata il 10.03.2014, la Commissione Tributaria Provinciale di Treviso, Sezione 1, ha accolto i ricorsi presentati dal noto giocatore di poker Marco Figuccia, assistito dall’Avv. Massimiliano Rosa del Foro di Udine, annullando integralmente gli atti di accertamento emessi nei suoi confronti dall’Agenzia delle Entrate, Direzione Provinciale di Treviso, e condannando altresì quest’ultima al pagamento delle spese legali sostenute dal ricorrente, liquidate in complessivi € 4.200,00, oltre ad IVA e CPA."

Queste le parole dell'avvocato Max Rosa, che in attesa delle motivazioni ufficiali della sentenza, sembra ovviamente molto soddisfatto per questo primo risultato ottenuto già in primo grado: "Mi sento di manifestare particolare soddisfazione per la condanna dell’A.d.E. al risarcimento delle spese legali, piuttosto rara in primo grado su questioni complesse come quella in esame; è una parte delle mie difese dove ho profuso un grande sforzo, finalizzato a provare la condotta colpevole dell’Amministrazione, che, a mio parere, ha dimostrato e continua a dimostrare, in maniera oltremodo recidiva, di agire con inspiegabile negligenza".

D'altro canto però Rosa non sembra ancora volersi sbilanciare definitivamente sulla questione, in quanto la battaglia vinta non ha comunque messo la parola fine all'operazione "All in" che negli ultimi mesi sta tenendo con il fiato sospeso tanti poker player nostrani: "Sono certamente molto soddisfatto ma non è il caso di dare eccessiva enfasi al risultato ottenuto, abbiamo soltanto vinto una battaglia; personalmente, mi riterrò integralmente appagato solo se l’operazione All-In sarà definitivamente rasa al suolo e, soprattutto, solo se l’Amministrazione Finanziaria, prima o dopo, risarcirà adeguatamente i miei assistiti per i danni economici ed esistenziali subiti. Vorrei infine condividere i meriti del risultato con il dott. Sebastiano Cristaldi, il cui apporto nello studio e nell’approfondimento di questi casi è stato imprescindibile".

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