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La Corte di Giustizia UE da ragione a Blanco e sconfessa l'operazione "All in": le reazioni di Roby S e Braccini

La Corte di Giustizia UE da ragione a Blanco e sconfessa l'operazione

Nella mattinata di oggila Corte di Giustizia Europea si è pronunciata sul caso di Cristiano Blanco e Pier Paolo Fabretti, professionisti romani che si erano appellati alla Corte Lussemburghese per cercare di sconfessare i punti cardine dell'Operazione "All in", portata avanti ormai da diversi anni dall'Agenzia delle Entrate che aveva messo nel mirino centinaia di giocatori italiani, "colpevoli", se così si può dire, di non aver dichiarato le vincite ottenute al di fuori del suolo italiano.

Circolavano ormai da alcune ore notizie confortanti in questo senso, ed ecco che il pronunciamento odierno della Corte non ha certamente deluso le attese: le autorità italiane infatti non possono pretendere alcuna somma dai giocatori visto il divieto di doppia imposizione (articolo 56), e ciò rappresenta una vittoria a pieno titolo per i tanti giocatori nostrani tartassati negli ultimi anni dall'AdE e dalle "pazze" cartelle esattoriali.

Le reazioni da parte della community pokeristica italiana ovviamente non sono tardate ad arrivare, e noi di PokerNews abbiamo imediatamente contattato due giocatori che la questione l'hanno vissuta, e tuttora la stanno vivendo, da molto vicino, ovvero Roberto "Roby S" Sabato e Carlo "gubbio60" Braccini, che da lungo tempo combattono contro l'ingiustizia perpetrata dallo stato italiano.

Queste le dichiarazioni rilasciate da Roby S:

Giustizia è fatta, finalmente è stata smascherata un'estorsione legalizzata che aveva colpito 150 poker player tra cui il sottoscritto.

Le richieste assurde partivano dalle 100.000€ alle 750.000€ per presunte vincite ottenute nei casinò esteri, ovviamente oltre all'anticostituzionalità dovuta alla fonte delle indagini. HendonMob è infatti un sito straniero non attendibile, inoltre è illegittimo che lo stato italiano pretenda da cittadini italiani tasse già pagate allo stato straniero in cui era ubicato il casinò.

In poche parole l'ESTORSIONE LEGALIZZATA non è andata a buon fine, mi spiace solo per quei giocatori che, impauriti dalla situazione venutasi a creare, hanno pagato questo "pizzo".

Queste invece le dichiarazioni di Carlo Braccini:

Una giornata di sole per il poker nazionale, che peraltro era nell'aria. Il dott. Cristaldi, che mi segue in questa avventura, sorrideva spesso quando si parlava del 22 ottobre. Questa è la fine di una grande ingiustizia, l'AdE in questo periodo ci aveva trattato da delinquenti, e secondo me, anche se per poco, continuerà a farlo.

Ora però non dobbiamo accontentarci, bisogna andare oltre. Abbiamo subito dei grandi danni di immagine, danni psicologici, di mancati guadagni, di mancati investimenti. Si perchè, per chi non lo sapesse, per fare oggi un ricorso alla commissione tributaria italiana (per quella Europea è gratis, strano...) bisogna anticipare il 30% del dovuto, quindi denaro in stand by che tutti avremmo potuto investire. Per questo crediamo di aver subito un danno enorme che deve essere risarcito.

Infine devo porgere i miei ringraziamenti più sentiti ai legali, dott. Cristaldi, dott. Mattii e all'avvocato Max Rosa, oltre che ovviamente a Cristiano (Blanco) e Pierpaolo (Fabretti), ed a tutte quelle Poche persone che ci hanno sostenuto in questi anni.

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