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Darren Woods condannato a 15 mesi di carcere per truffa e frode: le vittime saranno risarcite

Darren Woods

Qualche giorno fa la Corte Suprema di Sheffield ha condannato il braccialettato WSOP Darren Woods a 15 mesi di carcere per un caso di truffa perpetrata nei confronti di alcune poker room online e di siti di pagamento ad esse connesse.

Woods dovrà inoltre provvedere al pagamento di £1.000.000 alle vittime di queste frodi, anche se la corte è convinta che il pro inglese abbia guadagnato una cifra decisamente maggiore grazie alle sue attività illecite, pur non potendo dimostrarlo.

Durante le gli inquirenti hanno sequestrato a Woods una somma pari a £911.217, mentre nei prossimi sei mesi dovranno pervenire per suo conto ad una compagnia non specificata con base a Gibilterra ulteriori £283.673.

Questo denaro verrà utilizzato per risarcire parzialmente quei giocatori caduti nella fitta rete di collusion imbastita da Woods. Qualora questo pagamento non venisse fatto in tempo, l'inglese rischierebbe altri 6 anni dietro le sbarre.

Questo un estratto delle parole pronunciate in aula dal Giudice Paul Watson e riportate dal Grimsby Telegraph: "Sei un ragazzo intelligente, capace e dotato, ma hai usato il tuo talento per truffare compagnie del gioco online ed imbrogliare altri giocatori".

Il 29enne ex pro di 888poker si era già dichiarato colpevole ad Ottobre 2014 riuguardo 9 dei 15 capi d'imputazione contestatigli, rigettandone però altri più pesanti. Insieme a "Doshcom", anche il padre Morteza Gharoon, che doveva rispondere delle stesse accuse mosse al figlio oltre a quella di riciclaggio di denaro sporco, aveva ammesso le proprie colpe dinanzi alla Corte Suprema di Sheffield.

Sempre secondo il "The Grimsby Telegraph" i due avrebbero agito in maniera fraudolenta bypassando a più riprese le misure di sicurezza delle poker room e dei provider di pagamento usando documenti di persone realmente esistite ma ignare di quanto stesse accadendo, ovviamente senza lasciare al tempo tracce "visibili" grazie all'uso di computer diversi per ciascun account.

Molti giocatori avevano inoltre in diverse occasioni puntato il dito contro Woods, al tempo sponsorizzato da 888poker e coach di PokerStrategy, che secondo loro avrebbe giocato illegalmente online con numerosi account intestati a terzi oltre che con il suo rendendosi protagonista di continui episodi di collusion sui tavoli di cash game high stakes $500/$1.000 short stack.

Questo invece quanto dichiarato dall'avvocato del pro inglese, Gordon Stables : "Ha distrutto con le sue mani l'immagine che si era creato all'interno del mondo del poker. In futuro non potrà più frequentare tornei live come usava fare molto spesso, non potrà giocare sui siti di poker online e non potrà beneficiare di sponsorizzazioni come accadutogli in passato. Ha distrutto tutto quello che aveva e dovrà abbandonare una delle sue più grandi passioni, una cosa che sapeva fare molto bene. Di sicurò non sarà più quella la sua professione".

Al padre di Woods, Morteza Gharoon, è stata inflitta una condanna a 6 mesi di carcere con pena sospesa oltre alla confisca di una somma pari a £18.910.

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