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Dave 'Devilfish' Ulliott Non ce l'ha Fatta: è Morto a 61 Anni

Dave 'Devilfish' Ulliott

La leggenda del poker britannico, Dave "Devilfish" Ulliott, è morta lunedì 6 aprile. L'annuncio è stato dato da suo figlio David su Twitter. .

Ulliott lascia una moglie, Anpaktita, e otto figli: Kerry, Lucy, Paul, David, Chris, Steven, Mike, e Matthew.

Ulliott, al quale era stato diagnosticato un cancro all'intestino e al fegato in fase terminale pochi mesi fa, "è morto in pace, circondato da chi lo amava", ha aggiunto il figlio David.

Il sessantunenne veterano di Kingston upon Hull, Regno Unito, è stato uno dei giocatori di poker più acclamati e celebrati del suo paese. Con oltre 6,2 milioni di dollari vinti in carriera, secondo Hendon Mob, Ulliott occupa il secondo posto nella classifica dei giocatori più vincenti della Gran Bretagnia, dietro soltanto a Sam Trickett.

Considerato uno dei veri padrini del poker in Europa, Ulliott è stato uno dei personaggi più caratteristici nel mondo delle carte. Vincitore del primo Late Night Poker nel 1999, Ulliott è considerato uno dei giocatori che hanno contribuito di più alla diffusione del gioco nel Regno Unito: le sue abilità al tavolo e la sua personalità frizzante sono state fonte di ispirazione per migliaia di giocatori.

Ulliott ha calcato la scena dei tornei di poker live internazionali per più di 20 anni, mettendo insieme svariati successi ed altrettante controversie (con annesse genuine risate) praticamente in ogni angolo del mondo. Nel 1997 ha vinto un braccialetto alle World Series of Poker, mentre nel 2003 ha incassato un titolo del World Poker Tour.
Le condizioni di salute di Ulliott sono cominciate a precipitare alla fine di marzo,, quando la notizia del cancro che ha costretto il giocatore a prendersi una pausa dal poker è diventata di dominio pubblico. Fonti vicine a Ulliott avevano rivelato a PokerNews che Ulliott aveva deciso di passare un po' di tempo con la famiglia a Kingston upon Hull, nel tentativo di alleviare la sofferenza.

In un'intervista al Hull Daily Mail pubblicata lo scorso 1 aprile, Ulliott aveva definito il cancro come "una di quelle cose".

"La vita mi ha distribuito questa mano", aveva dichiarato. "Ho ricevuto mani pessime per tutta la mia vita, ma sono riuscito a tirare fuori il meglio. Io sono fatto così e stavolta non è diverso.

"Quando ho scoperto la notizia, ho chiamato mia moglie dicendole che saremmo andati fuori a cena", aveva proseguito Ulliott. "Ma aggiunsi che sarebbe stato meglio non ordinare il dessert, perché le cose non stavano andando poi così bene".

La Comunità Pokeristica Internazionale Piange Devlifish

"Non sono uno che ha rimorsi, ma già mi manca Dave", ha commentato l'amico e collega pokerista Andrew "Giddy" Perendes. "Il poker non è più lo stesso senza Devilfish".

Dopo che la notizia della morte di Ulliott ha sconvolto i social media, i professionisti e gli amici di Devilfish hanno cominciato ad onorare la memoria del giocatore. Alcuni, come Phil Hellmuth, Erik Seidel e Doyle Brunson, hanno iniziato a chiedere il suo ingresso immediato nella Poker Hall of Fame.

Riferendosi alla vita di Ulliott mentre stava parlando di Devilfish: The Life and Times of a Poker Legend, libro che Ulliott scrisse con Marcus Georgiou per raccontare nel 2011 la sua straordinaria avventura nel mondo del poker, Victoria Coren Mitchell - ex pro di PokerStars, nonché amica del compianto Devilfish - scrisse:

"Nel mio libro, For Richer, For Poorer: A Love Affair With Poker, ho cercato di spiegare come una ragazza come me, con tutti i vantaggi nella vita, un padre famose, un'educazione privata, un lavoro decente e una voce come quella della Principessa Margherita, potesse finire a fare qualcosa di così disdicevole come giocare a poker.

"Nel suo nuovo libro, Devilfish: The Life and Times of a Poker Legend, Dave Ulliott spiega come un uomo come lui, proveniente da una casa popolare 'così piccola che dovevamo dipingere i mobili sui muri', con un'innata propensione al gambling e con amici criminali, finito due volte in galera per rapina e furto con scasso, finito in così tante risse da strada che ha dovuto cominciare a portarsi una pistola in giro per Bradford, potesse finire a fare qualcosa di così rispettabile come giocare a poke."

I nostri pensieri e le nostre preghiere vanno alla sua famiglia e ai suoi amici. Riposa in pace, Devilfish.

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