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Mustapha Kanit: "Io il Miglior Giocatore al Mondo? Non Siamo Mica Nel 2004!"

Mustapha Kanit

Se ancora credete che tutti i giocatori di poker italiani siano semplicemente dei matti caciaroni, e che al tavolo siano dei polli, allora probabilmente non avete mai incontrato Mustapha Kanit.

Con più di 4 milioni di dollari vinti nei tornei online (fonte: PocketFives) e $3.774.515 nei tornei di poker live (fonte: the HendonMob), Kanit non è solo il secondo giocatore più vincente nella All Time Money List italiana, ma probabilmente è il miglior rappresentate di una nuova generazione di giocatori che si sente pronta ad affrontare i top player.

Dopo aver completato, come molti giocatori, la transizione da Magic: the Gathering al poker, Kanit ha rapidamente cominciato a farsi una reputazione, grazie al suo modo di approcciarsi a questo gioco.

Dopo anni di studio e analisi, Kanit sembra aver affinato un'interpretazione iper-aggressiva del poker, che gli ha già fatto guadagnare il rispetto della community internazionale, per non parlare di una serie di trofei che gran parte degli altri giocatori può soltanto sognare.

Solo nel 2015 - e siamo soltanto nella prima metà - Kanit è riuscito a mettere insieme, tra online e live, oltre 2,8 milioni di dollari, grazie alla vittoria di tornei quali il Super High Roller Event all'European Poker Tour (EPT) Grand Final 2015 di Monte Carlo, al Main Event High delle Spring Championship of Online Poker (SCOOP) 2015 e al Main Event delle Full Tilt Series of Poker 2015.

Poco prima, il ventiquattrenne giocatore di Alessandria (Piemonte), ha trovato il tempo di partecipare alla prima edizione del Global Poker Masters, dove si è laureato campione del mondo - un titolo che condivide con i compagni di squadra Rocco Palumbo, Dario Sammartino, Andrea Dato e Giuliano Bendinelli.

Ormai pronto a dare la caccia al braccialetto dorato alle WSOP 2015, dove dovrebbe partecipare all'Event #58: $111,111 One Drop High Roller, Kanit ha concesso un'intervista a PokerNews, durante la quale ha riflettuto sulla sua carriera da professionista del poker.

PokerNews: Fino al 4 giugno eri in vetta alla All Time Money List italiana, poi Max Pescatori ha vinto l'Evento #9 delle WSOP; sei diventato campione del mondo di poker dopo il GPM, e hai vinto oltre 2,5 milioni di dollari solo a maggio. Meglio di così si muore?

Kanit: No, direi di no. Ho avuto due ottime run in due eventi ai quali tenevo molto, e quindi devo ammettere che comunque le cose mi stanno andando alla grande ora come ora.

Chi segue la tua carriera si è accordo del fatto che sei stato capace di sviluppare il tuo gioco online e live in maniera impressionante. Dopo così tanti risultati in entrambi questi ambiti, ti senti più a tuo agio quando giochi online o quando giochi live?

Mi sento a mio agio in entrambi i casi, anche se forse le cose sono un po' più semplici per me quando gioco online. Credo che questo sia dovuto al fatto che io abbia studiato l'online molto più a lungo e anche perché ho avuto alcuni risultati incredibili. Mettiamola così, se dovessi scegliere, probabilmente scegliere l'online.

E se ti chiedessi di fare una classifica, in ordine di importanza, delle tue recenti vittorie al Super High Roller di Montecarlo, nel Main Event SCOOP e nel Main Event FTOPS?

Direi che il Main Event SCOOP è probabilmente il più importante. Poi c'è il Super High Roller all'EPT Montecarlo e quindi il Main Event FTOPS.

Se dovessi classificarli in ordine di difficoltà, invece, probabilmente cambierei il Main Event FTOPS con l'EPT. Questo principalmente a causa del field più largo delle FTOPS e del fatto che si potesse rientrare nel torneo.

Concentriamoci sul più significativo e più duro. Per vincere il titolo delle SCOOP hai dovuto battere un field di quasi 700 giocatori, che includeva alcuni dei giocatori più famosi. Come ti sei sentito durante i due giorni di gioco?

Mi sono sentito a mio agio durante tutto l'evento, conoscevo bene la struttura del torneo. Inoltre conoscevo molti dei partecipanti. Ero già arrivato al tavolo finale all'High Roller del World Championship of Online Poker (WCOOP) due volte, e quell'evento è molto simile.

Posso dirti che finché non siamo rimasti in 10 penso di aver giocato molto bene. Non ho quasi mai sbagliato. Ho fatto degli hero call intelligenti e altrettanti fold. In fin dei conti, penso di aver controllato l'action ai miei tavoli in maniera egregia. Ho sempre avuto la sensazione che tutto fosse sotto controllo, e credo che questo faccia un'enorme differenza quando giochi.

C'è stato un momento particolare, o una mano, che ti ha fatto pensare che potevi vincere davvero o che invece non avevi speranze?

Ad essere onesti, penso di aver capito che potevo vincere dopo aver vinto un coin flip contro Shaun Deeb. Viceversa no, non ho mai avuto la sensazione di non poter vincere.

Di recente hai detto che i tornei eight-handed turbo sono la tua specialità. Puoi dirci perché?

Mi piacciono molto i tornei eight-handed, e amo i tornei turbo. Ho studiato queste varianti a fondo, ecco perché un torneo che combina i miei due giochi preferiti è ovviamente il mio preferito.

Mustapha Kanit
Mustapha Kanit

Un anno fa qualcuno ti ha definito "il miglior giocatore da torneo al mondo". Invece di vantarti, gli hai risposto che non lo eri e "di gran lunga". Puoi dirci perché?

Ho risposto così perché sono convinto che quando arrivi a credere di essere il migliore in ciò che fai, smetti di imparare e di migliorare perché non ascolti più gli altri né confronti ciò che fai con ciò che fanno gli altri.

Ci saranno state delle occasioni dove il mio gioco sarà stato pure il migliore, ma vi giuro che continuo a lavorare duramente per migliorare sempre. Ovviamente è bello sentire che qualcuno pensa che tu sia il migliore in ciò che fai, ma ho ancora molto da imparare da tanti giocatori.

Il poker è in continuo mutamento, bisogna sempre essere capaci di capire i punti di forza e le debolezze dei giocatori che ti circondano. Quindi, per sviluppare il tuo gioco, devi anche confrontarti con i giocatori più "deboli". Questo, secondo me, è il modo più vecchio eppure ancora il più efficace per diventare un giocatore di poker migliore.

Ma allora, se non sei tu il miglior giocatore da torneo, chi è più forte di te oggi?

Non mi nascondo. Penso di essere uno dei giocatori più forti e completi oggi, ma ci sono altri giocatori con abilità diverse e un approccio diverso. Perciò lascia che ti dica una cosa: è proprio il concetto di "miglior giocatore di poker" a non avere senso.

Nessuno ha la verità in tasca nel poker e ci sono molti giocatori che giocano benissimo. Sai, non siamo più nel 2004 quando c'era solo Phil Ivey e il resto era un mucchio di giocatori tight-aggressive che a malapena conoscevano le regole. Siamo nel 2015 ed esiste un bel gruppo di ottimi giocatori.

Ogni volta che guardo i tuoi risultati, la domanda che mi sorge spontanea è: dove trovi la motivazione per continuare a giocare? Sono i soldi?

La trovo dentro di me. Amo la competizione e amo i tornei. Penso di aver talento e credo che sarebbe un errore sprecarlo. Penso di essere riuscito a sviluppare il mio gioco in modo da ottenere un bel vantaggio contro i miei avversari e so che questo potrebbe non durare per sempre. Amo ciò che faccio. Amo la libertà che mi sono guadagnato lavorando duramente.

Quando spreco un torneo perché non gioco bene, sono molto duro con me stesso. Eppure, negli anni ho imparato a gestire le mie emozioni e a capire per cosa vale la pena disperarsi e per cosa no.

Anni fa, dopo la regolamentazione del mercato italiano del poker online, sei stato tra i primi giocatori azzurri a trasferirti dall'Italia. Di recente hai deciso di spostarti da Malta verso Londra. Perché?

È molto semplice. Se vuoi competere a livello globale, non puoi farlo dall'Italia. Londra, invece, è perfetta. Il poker è legale e i giocatori sono protetti dalle leggi. Per quanto riguarda Malta, mi ero un po' annoiato della vita da isola.

Che effetto ha avuto sul tuo gioco spostarti da Malta a Londra? Ti ha aiutato a diventare meno "italiano" e più "internazionale"?

Non penso che il mio gioco sia mai stato "italiano". Ho sempre giocato in maniera un po' diversa dagli altri, e l'opportunità di affrontare giocatori diversi mi ha aiutato a crescere e a migliorare. Poi naturalmente anche la guerra che si trova ogni giorno sulle poker room "punto com" mi ha aiutato molto.

Hai già confermato la tua partecipazione al One Drop High Roller delle WSOP. Com'è giocare un torneo dal buy-in di oltre €100.000?

Un'esperienza completamente diversa da qualsiasi altra. Tutti sono davvero concentrati sul gioco. Tutti i giocatori si rispettano e c'è molto da ragionare su ogni mano. Poi tutti si conoscono al tavolo. È davvero un'esperienza completamente sperata dal resto.

Quali altri eventi WSOP pensi di giocare?

Il mio piano è giocare tutti gli eventi di no-limit hold'em dopo l'Event #37: $10,000 No-Limit Hold'em 6-Handed Championship.

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Giovanni Angioni
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