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Lo Strizzacervelli del Poker Vol. 62: L’ Accondiscendenza

cervello

Ti do un consiglio buono, e te ne do uno maligno. Il consiglio caldo e gentile è: “Sii affabile, sii allegro.” Ed ecco il consiglio più pratico: “Ognuno per se!” A volte le nostre tendenze naturali possono portarci lontano dai nostri obiettivi; a volte devi tenere d’occhio il premio. E questo può significare agire in modi che vanno contro il tuo solito agire. Il fatto è che nella maggior parte delle situazioni sociali, tendiamo ad agire e a parlare in modi che seguono la via in cui vanno le cose. Tendiamo ad essere accondiscendenti.

L’accondiscendenza è il tratto della personalità che può essere definito con l’essere semplicemente piacevole ed accomodante in una situazione sociale. È il modo in cui la maggior parte della gente agisce. Come per gli altri tratti della personalità di cui abbiamo discusso, ci sono diversi gradi anche per questo tipo di comportamento. Coloro che sono normalmente accondiscendenti tendono ad essere amichevoli, servizievoli, premurosi, onesti, rispettabili, e affidabili

Coloro che avrebbero dei punteggi bassi secondo il metro della accondiscendenza non sono necessariamente anti-sociali. Essi tendono, però, a porre l’interesse personale davanti all’accettazione sociale. Essi considerano prima sé stessi e poi il gruppo.

Ora io so cosa stai pensando. Prima pensavi che il genere accondiscendente comprendesse i bravi ragazzi, e rappresentasse la maggioranza di tutti noi e la gente meno accondiscendente comprendesse soltanto qualche persona odiosa, meschina ed infelice. Quando, però, comprendi che avere poca accondiscendenza significa semplicemente curare l’interesse personale; beh, allora la cosa si fa più complicata. Ed è esattamente la realtà delle cose nella maggior parte delle interazioni sociali.

Ci sono situazioni nelle quali dobbiamo pensare a noi stessi. La misura del successo si basa semplicemente su quanto curiamo il nostro interesse personale. Il lato negativo, ovviamente, è rappresentato da quelle persone che sono così ossessionate dal denaro, dal successo, dalla possessione e dalla vittoria, che la maggior parte di noi vuole vedere solo nei reality show basati sulla cupidigia. La divisione è evidente: chi è il tuo eroe, Madre Teresa o Donald Trump?

Inoltre, non dimentichiamo che l’accondiscendenza è una misura senza una scala fissa e noi magari dovremmo essere in grado di modificare il nostro comportamento in base alle circostanze. Voglio dire, qualche volta se un manager non mostra il pugno duro nell’amministrare le cose potrebbe ottenere un buon punteggio nell’accondiscendenza ma potrebbe ritrovarsi un bon punteggio anche nella scala della disoccupazione. Non è metro di misura buono o cattivo in assoluto.

Quindi, hai afferrato la correlazione con il poker? L’obiettivo del poker è cercare di prendere le chips dagli altri giocatori. La base infima e scorretta del poker è che tu vinci quando loro perdono. Lo hanno capito tutti? Forse, ma so per certo che qualcuno avrà giocato in quei low-limit cash games dove questo non succede, la gente checka quando non deve e gioca senza vigore contro le persone che conosce. Francamente, non so che gioco sia, ma questo non è poker.

Quindi la domanda per te è: puoi essere amichevole e premuroso, servizievole, leale, cortese, gentile, onesto, pulito, e rispettoso … e non perdere le tue occasioni? Puoi avere l’istinto omicida al tavolo da poker e rimanere un giocatore piacevole?

Vorrei caldamente suggerirti di considerarla una domanda di cui potresti aver bisogno mentre giochi. Lasciami fare due osservazioni che ho elaborato nel corso di anni. La prima - se prendi il gioco sul serio, probabilmente hai smesso di giocare nelle “amichevoli” partite casalinghe. Ora potresti partecipare ad un nuova partita casalinga con altri giocatori seri ma non riesci a sfruttare le tue occasioni se giochi solo per divertimento. La seconda - i migliori giocatori cash che conosco sono piacevoli al tavolo ma questo non influisce mai sul loro gioco ed infatti, la loro accondiscendenza è in realtà parte del loro gioco. A te piacciono, per cui potresti non giocare così accanitamente contro di loro o – ed è la situazione che vedo più spesso – ti piacciono perchè sono così piacevoli che tralasci di considerare l’istinto omicida che mostrano apertamente quando sono coinvolti in una mano.

Non essere il giocatore che sorride mentre gli altri si accaparrano il piatto. Sii colui che se lo accaparra e non dimentica di sorridere.

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