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Rivoluzione Bakoo : Il Kurasaal Di Bagni Di Lucca. Intervista A Francesco Gatti

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Nell'antico Casinò Municipale di Bagni di Lucca, un magnifico edificio di fine Ottocento, chiuso dagli anni 50 è stato inaugurato il primo Casinò “automatizzato” di Italia. La società parmigiana Bakoo si è aggiudicata la gestione della “sala Kursaal” questo il suo nuovo nome.

La struttura fa da apripista ad altre località turistiche aderenti all'Anit (Associazione nazionale per l'incremento turistico), che potranno ricalcare questo format per incrementare il flusso di visitatori. Bakoo è specializzata nella produzione di macchine d' intrattenimento e ha avviato una rivoluzione tecnologica e sociale mettendo a disposizione per Bagni di Lucca dei gioielli tecnologici come: una roulette elettromeccanica con otto postazioni indipendenti a fianco ai tavoli per il Texas Hold'em.

Cinquanta sono le macchine da intrattenimento con vincita a denaro e ampio spazio i tavoli per il gioco telematico e per i tornei online di Poker e altri Skill games.

Da settembre Bakoo spera inoltre di potere installare anche a Bagni di Lucca le nuovissime macchine con vincita fino a 50.000 euro: le 'Vlt' che come sostiene Francesco Gatti, amministratore della società: “saranno le vere protagoniste di questo nuovo modo di concepire strutture per l'intrattenimento”.

La filosofia di questa giovane e affermata azienda è quella di far interagire macchine e persone attraverso la condivisione di una serie di eventi live. In questa direzione va anche l'idea del bar allestito all'interno del palazzo, in cui come accade in Inghilterra, il the verrà servito alle cinque. Nella Sala dei Gigli è stato creato un percorso museale con l'esposizione dei giochi di una volta.

Il Casinò rimarrà aperto tutti i giorni dalle 18 alle 2 della notte. L'entrata è aperta a tutti i curiosi e gli appassionati anche ai minorenni che però non potranno giocare.

Abbiamo incontrato il responsabile di Bakoo, Francesco Gatti e insieme abbiamo indagato su questa nuova realtà, a voi l'intervista...

Bakoo, la vostra azienda, è molto importante nel settore dei giochi di intrattenimento. Quando avete pensato che potesse essere un mercato importante e vi siete dedicati allo sviluppo di applicazioni in questo campo?
Tutto nasce circa sette anni fa, quando siamo venuti a conoscenza della grande rivoluzione tecnologica all'interno del settore dell'automatico da intrattenimento. Era scontato provare a proporre soluzioni interessanti. E così è stato; i nostri prodotti sono piaciuti e nel tempo siamo diventati un'azienda conosciuta nel settore e apprezzata per le continue novità che abbiamo saputo introdurre. Non dimentichiamoci che abbiamo vinto per ben due volte consecutivamente il prestigioso premio "Fair Play" al Progame show 2007 e 2008, cosa che ci riempie di giustificato orgoglio.

La normativa vigente ha posto delle restrizioni al mondo delle "macchinette", credo che per voi operatori sia sempre una sfida riuscire a progettare un software che soddisfi le richieste dell'AAMS. Ci puoi spiegare quali sono state le novità apportate e gli aspetti più difficili che avete incontrato?
Le novità più interessanti sono state rappresentate dalla modifica del protocollo di comunicazione con i server AAMS e l'introduzione della smart card di controllo all'interno delle nostre schede elettroniche. Gli aspetti più difficili sono stati affrontati in fase di certificazione dei primi prodotti, ovvero nel momento in cui una tecnologia nuova e teoricamente ineccepibile si è scontrata con le normali difficoltà di messa a punto. I malfunzionamenti alle smart card, le incompatibilità con i vari sistemi di lettura, i problemi di elettronica, tutto è stato analizzato e affrontato pur non senza difficoltà. Alla fine però occorre dire che AAMS ha svolto un lavoro eccezionale e ha contribuito larga misura alla crescita di tutto il settore.

Bagni di Lucca sarà l'apripista ad una nuova realtà che certamente si diffonderà in altre città italiane, alimentando un flusso turistico legato alla passione per il gioco.
Puoi raccontarci come è nato questo progetto e su quale aspetto veramente innovativo avete puntato? E' stato complessa l'interazione con le istituzioni coinvolte, trovare una visione condivisa?

Bagni di Lucca è quanto di più vicino a un casinò tradizionale e moderno allo stesso tempo esista in Italia. Mi spiego meglio. Accanto a un'offerta di giochi quantomai completa convive una visione nuova del gioco. Il gioco è stato portato vicino alla gente, compatibile con le nuove necessità della gente. Il gioco lavorato, quello svolto dai croupier tanto per intenderci, è stato completamente automatizzato tutto a vantaggio di un nuovo modo di interagire con il giocatore più snello e meno pomposo rispetto al normale casinò dove la formalità regna sovrana. Qui il giocatore è al centro della scena, non complemento. Il servizio d'altronde è di altissimo livello e la preparazione del personale ineccepibile.
La complessità dell'operazione riguarda di certo la fase di start-up e di allestimento. Il Casinò delle Terme di Bagni di Lucca è una struttura di quasi duecento anni soggetta, come tutte le strutture d'epoca, a difficoltà di gestione. Il nostro progetto prevedeva tuttavia l'apertura di una casa da gioco modernissima all'interno di uno spazio di prestigio. Quello che abbiamo creato è esattamente questo. L'Amministrazione Comunale ci ha aiutato per quanto possibile mostrando grande sensibilità alla nostra avventura imprenditoriale e ci auguriamo possa essere sempre al nostro fianco.

L'automazione spaventa sempre un po'! Pensi che la possibilità di introdurre tornei di Texas Hold'em o di Burraco, renda questi luoghi meno individualisti?
Si certo, speriamo anche noi di introdurre i vari tornei nella nostra struttura. Dare maggiore alternativa al giocatore è indispensabile. Il Texas e il Burraco, ma non solo. Pensiamo al Bridge, ai tornei di giochi di carte classici. Il gioco è il vero protagonista della nostra filosofia, ben vengano i tornei Live.

Un'ultima domanda, immaginiamo lo scenario dei giochi tra 50 anni, quali fondamentali rivoluzioni tecniche e sociali si prospettano?
Domanda difficile. I giochi sono quelli da molte generazioni; per esempio il gioco dei dadi era già diffuso e conosciuto nell'antica Roma. Dire quali cambiamenti si verificheranno è davvero impossibile. Probabilmente il gioco potrebbe perdere quella natura viziosa con il quale è stato per decenni identificato e tornare ad essere uno svago, una forma di aggregazione e di possibile gioia. Le slot hanno sdoganato il gioco nei locali pubblici portandolo vicino alla gente cancellando l'idea di videopoker e introducendo un concetto di intrattenimento con vincita. Ora il prossimo step è portare il gioco su altre piattaforme ed è per questo che abbiamo una nuova sfida tecnologica da vincere.

Ringraziamo Francesco Gatti per la sua disponibilità e professionalità.

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