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Data Mining: Estrarre o non Estrarre

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Il 5 aprile, SharkScope, popolare database di risultati dei tornei di poker online, ha annunciato che “La nostra copertura di Full Tilt [Poker] è al momento compromessa a causa del cambio della politica di Full Tilt a riguardo del recupero dei dati dal loro sito.” Ad inizio anno, Full Tilt aveva rilasciato un aggiornamento del software che impediva anche a PokerTableRatings.com (PTR) dal fare data mining.

Sia Full Tilt che PokerStars proibiscono l’uso di Programmi Esterni di Assistenza al Giocatore come SharkScope e PTR perché forniscono informazioni oltre quelle che i giocatori possono osservare. I due concorrenti definiscono questo come un “vantaggio ingiusto,” anche se solo Full Tilt ha agito a riguardo.

Full Tilt merita molto credito per questa mossa. Oltre a violare apertamente le regole, i siti terzi di data-mining sono negativi per il gioco perché permettono ai giocatori perdenti di vedere i propri risultati, incoraggio il bum hunting e disseminano informazioni che molti giocatori preferirebbero tenere private.

Il mondo del poker non sopravvivrà se non ci sono abbastanza fish e i giocatori migliorano di anno in anno. Tutti ormai possono ingaggiare un coach o pagare la membership su un sito di training e migliorare il proprio gioco. Tutti noi sappiamo che l’ignoranza è una benedizione, quindi perché vogliamo fornire dati gratuiti ai giocatori perdenti? Se un giocatore amatoriale è sotto di migliaia di dollari, noi come comunità dovremmo dirgli di ricaricare, non mostragli quanto abbia perso. I giocatori hanno il diritto di tenere le proprie statistiche e dovrebbero essere abbastanza responsabili da sapere quando smettere.

Per i tornei live, il database di Hendon Mob è perfetto perché mostra solo le vincite. Permette ai giocatori di vantarsi per i risultati individuali piuttosto che far vedere le loro perdite totali. SharkScope ora offre statistiche degli eventi live WSOP e WPT, quindi ora il regolare Joe può vedere il suo ritorno sull’investimento del 200%.

Il bum-hunting è diventato un prodotto principale del poker online. Innumerevoli giocatori fanno sit out su decine di tavoli aspettando i giocatori con scarsi risultati per sedersi e giocare. Ci sono molti giocatori che vogliono sfidare chiunque perché sentono di avere un vantaggio, ma i loro potenziali avversari sanno che hanno delle abilità e si rifiutano di affrontarli. Ciò va benissimo se i due giocatori hanno delle history, ma non va bene se il bum-hunter prende una decisione basata su un data-mining terzo. I giocatori vincenti non dovrebbero essere puniti perché hanno dei buoni grafici – questo è sbagliato. Sicuramente, i giocatori possono bloccarsi su alcuni siti, ma non dovrebbero farlo. Questa informazione dovrebbe rimanere privata, in ogni modo.

La privacy è infatti l’aspetto più critico. I giocatori meritano di essere protetti dai siti online – i loro risultati non dovrebbero essere di pubblico dominio. Sono consapevole che PTR abbia giocato un ruolo nello scoprire multi-accounters, bots e altri cheaters. Ciò è ammirabile perché queste persone fanno ancora più danni al settore, ma i giocatori non dovrebbero essere sfavoriti. È responsabilità del sito assicurarsi che i giocatori siano protetti e anche se questi hanno fallito in passato, dovrebbe rimanere una cosa privata. Piuttosto che protestare in favore di PTR e altri siti terzi di data-mining, dovremmo chiedere più sicurezza dai clienti stessi. Se Full Tilt è capace di fermare i siti dal data-mining, dovrebbe essere capace anche di identificare i giocatori che infrangono abitualmente le regole.

Questo è precisamente perché la legalizzazione negli Stati Uniti è così importante. Senza organi preposti al controllo, non c’è modo di proteggere i giocatori di poker online da attività disoneste. Non possiamo continuare a dipendere dai siti terzi perché il loro obiettivo è il profitto, non controllare e proteggere i giocatori. Fino a quando la legislazione non passerà, continueremo a stare in uno stato di legge marziale.

Alcune persone sostengono che anche gli heads-up displays (HUD) dovrebbero essere vietati dal poker online. Tuttavia l’HUD sono molto differenti, perché forniscono soltanto informazioni durante il gioco, e sono largamente disponibili, rendendo il vantaggio nell’utilizzarli minimo. Inoltre, bisogna sapere come analizzare i numeri perché gli HUD migliorino il vostro gioco. Se un giocatore non capisce termini come “VPIP” o “Fold to 3-Bet,” allora avere un HUD è inutile.

I siti terzi non hanno nessun diritto di mostrare a tutti i risultati, ed elogio Full Tilt per la protezione della privacy dei giocatori. Comunque sfortunatamente il data mining continuerà a esistere nel poker online. Il bisogno di un organo di controllo cresce ora come mai, e spero che una nuova legge sia all’orizzonte.

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Rich Ryan

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