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Scandalo UltimateBet, spunta un file audio che spiega la truffa!

Phil Hellmuth

Sono passati circa 5 anni dallo scandalo che vide coinvolte le poker room Ultimate Bet ed Absolute Poker, dove alcuni misteriosi superuser erano in grado di vedere, durante il gioco, le carte degli avversari.

Venerdì scorso è stato rilasciato unfile audio in cuiviene spiegata la truffa messa in atto dal proprietario di Ultimate Bet Russ Hamilton e da alcuni suoi collaboratori, che riuscirono nel giro di pochi mesi a intascare circa 50 milioni di dollari, sottratti in maniera ovviamente irregolare ai vari giocatori del sito.

Travis Makar, assistente personale di Hamilton, ha messo in rete unfile audio di 3 ore risalente al 2008 in cui lo stesso Hamilton parla della truffa ai danni dei giocatori. Hamilton è già stato riconosciuto più volte come il principale responsabile dell'accaduto e sembra che proprio lui abbia registrato l'audio di quel meeting per evitare che tutte le colpe ricadessero su di lui.

Quel giorno a quell'incontro erano presenti anche il fondatore e CEO di Ultimate Bet Greg Pierson ed i due avvocati di Ultimate Bet Daniel Friedberg e Sanford Millar. In quell'incontro si parlò soprattutto del software "God Mode" che consentiva ad alcuni superuser designati di vedere le carte degli avversari. Hamilton ha ammesso di aver incassato dai 16 ai 18 milioni sottratti a diversi giocatori utilizzando quel programma.

Hamilton vita inoltre in quel meeting diversi giocatori di fama internazionale e personaggi famosi a cui furono "rubati" soldi in quel periodo: Mike Matusow, Prahlad Friedman, Robert Williamson III e soprattutto Ben Affleck. In un'intervista rilasciata ad Hardcore Poker Show nel 2009, Matusow racconta che Hamilton lo aveva alleggerito di circa 1 milione di dollari in diverse sessioni di gioco. Matusow recupererà in seguito buona parte di quel denaro, anche se le perdite subite lo avevano intaccato principalmente dal punto di vista emotivo.

Questo un estratto del file incriminato:

Per ascoltare la versione integrale clicca qui.

Phil Hellmuth ed Annie Duke, ambasciatori di Ultimate Bet per diversi anni, sono a loro volta menzionati da Hamilton nel file. Gli artefici della truffa decidono però di tenere allo scuro di tutto Hellmuth, mentre Hamilton chiarisce che la Duke era stata dotata di un superaccount speciale che le permetteva di vedere le carte degli avversari con un ritardo di 15 minuti.

PokerNews ha cercato di contattare Annie Duke per un commento, senza però riuscirci. Questo invece un riassunto delle dichiarazioni di Phil Hellmuth, giunte per mano del suo agente Brian Balsbaugh:

Ho passato gran parte della mia vita a leggere le persone ai tavoli da poker e nel mondo del business, e questo mi ha permesso di arrivare dove sono arrivato vivendo esperienze fantastiche.

Sfortunatamente però "ho letto male" il mio rapporto con i fondatori del defunto sito di poker online Ultimate Bet.

Credevo in quel team e pensavo potessero offrire un servizio di prima classe con quel sito. Mi sono fatto convincere che erano onesti, non avevo mai fatto un errore simile in vita mia.

Quando sono venuto a sapere della truffa ho preteso che tutti venissero rimborsati e che il reponsabile fosse bandito dalla società. Al tempo pensai che se avessi lasciato Ultimate Bet i responsabili avrebbero potuto farla franca senza risarcire le centinaia di giocatori truffati. Così mi fidai dei proprietari e rimasi a disposizione di Ultimate Bet.

A causa di questo avvenimento ed anche del Black Friday, un sacco di amici/giocatori hanno perso fiducia in se stessi e grosse cifre di denaro semplicemente facendo quello che amavano, ovvero giocare a poker. Voglio scusarmi personalmente con tutte le persone che sono state coinvolte in questa truffa.

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