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Poker Strategy WSOP: Nikolai Yakovenko ed un fold difficile nel Main Event

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Nikolai Yakovenko, meglio conosciuto anche come "Googles", è un giocatore professionista originario di Mosca che da diversi anni risiede a Brooklyn, New York, dove è diventato anche uno sviluppatore di software di successo.

Dopo aver lavorato diversi anni alla Google New York, Yakovenko ha cominciato a sviluppare autonomamente progetti di software, rimanendo comunque sulla cresta dell'onda anche nel poker, con diversi tavoli finali sia alle World Series of Poker che nel World Poker Tour.

Il russo, $545,387 vinti in carriera nei tornei live, ha analizzato per noi una mano giocata al Main Event WSOP 2013.

Bui: 6,000/12,000, ante 2,000.

Stack size:Yakovenko – 350,000; Oppo – 970,000

Che informazioni avevi sul tuo avversario prima di questa mano?

Nessuna informazione particolare, ma mi ero accorto che era un giocatore bravo, giovane ed aggressivo. Era il chipleader del tavolo.

Preflop: In bvb apre da small blind l'oppo a 27,000, Yakovenko flatta da big blind con 4x4x.

In quel momento c’era una situazione particolare al tavolo. In un torneo normale, preferisco 3bettare in questo spot per chiamare un eventuale push. Ma questo è il Main Event, quindi ho deciso di chiamare e basta.

Puoi spiegarci perché il Main Event WSOP è diverso dagli altri tornei?

Ci sono diversi motivi. Quello è probabilmente il bottom range con cui avrei messo tutte le mie chips nel mezzo in altri tornei. Al Main Event però restringo il range per andare rotto preflop in questa situazione. Normalmente, 4-4 è nel mio range, in questo spot invece è molto al limite. Però il Main Event ha un'ottima struttura con livelli da due ore, il field è soft, quindi speravo di trovare uno spot migliore per cercare di raddoppiare.

Flop: 3x5x5x rainbow. Cbet dell'oppo a 38,000 e call di Yakovenko.

Perché hai deciso di chiamare anche la cbet?

So che lui è capace di aprire diciamo l'80/90% delle mani preflop. Quindi su un flop simile andrà in continuation bet praticamente sempre. Il mio range non è molto ampio, ma ci sono tante mani tipo donna-jack, kappa-dieci, etc. che avrei passato immediatamente su quel flop. Il flop è però molto "dry" e molto spesso non ha hittato il range del mio oppo, quindi decido di chiamare per rivalutare nelle street successive. Non ho voluto rilanciare perché a quel punto sarei stato chiamato solo da una mano che mi batteva. Penso che chiamare fosse l’unica opzione al flop.

Turn: 7x. 2nd barrell dell'oppo a 63,000, ancora call per Yakovenko.

Il mio thinking process a quel punto è stato, chiamo o spingo? Foldare non credo fosse corretto perché, dopo aver chiamato al flop, non credo che quella carta potesse cambiare nulla. Se ero già sotto, continuavo ad esserlo, se ero già sopra la situazione rimaneva la stessa. Poi ho pensato cosa potessi rappresentare io in quella mano. Avrei chiamato ovviamente con qualsiasi cinque, con A high o con qualsiasi coppia. Era poco probabile che avessi un full perché penso si sarebbe aspettato una 3bet da parte mia. Ero comunque piuttosto sicuro che al river su una blank si sarebbe arreso facendo check.

Quindi, sebbene tu fossi abbastanza polarizzato al turn, sarebbe stato lo stesso difficile per lui sparare la terza al river perché probabilmente secondo lui avresti chiamato anche in quel caso dopo aver fatto call al turn?

Esattamente. Per me è difficile rappresentare qualcosa di diverso da A high o coppietta in questo spot, perché con un full al turn probabilmente avrei puntato ad ingrossare il pot. Allo stesso tempo è altrettanto difficile per lui andare in 3rd barrell al river in bluff, ma è uno spot in cui mi può mettere molta pressione con il suo monster stack.

Avrebbe sempre puntato anche al turn lo stesso range con cui fa una continuation bet?

No, credo che molte delle sue 2nd barrell includono mani con una buona equity come progetti di scala bilaterali o gutshot (nel suo range inserisco spesso mani come sette-otto, otto-nove, sette-nove). Queste sono le combinazioni di cui ero preoccupato perchè tutte hanno un po’ di equity sulla mia mano. Ecco perché, ripensandoci, credo che avrei dovuto spingere al turn viste le dimensioni degli stack. Penso che, a posteriori, sia stato un errore fare solo call al turn. Era difficile per lui avere qualcosa in questo spot, quindi avrei dovuto fargli foldare mani con cui aveva equity, sperando di avere comunque sei outs in caso di un suo call.

River:8x. Il board si presenta quindi 3x5x5x7x8x. L'oppo chiede a Yakovenko quanto abbia ancora dietro e poi va all in. Yakovenko passa.

Credo che quella fosse una delle peggiori carte del mazzo per me. Al river ho pensato: "Dovrei chiamare un push quando so di rappresentare quello che ho in mano?”. Con molte altre carte al river avrei fatto sicuramente call, ma questa rientrava spesso nel suo range per cui il push poteva essere fatto tante volte per valore. Ci ho pensato due o tre minuti, ma poi ho deciso che la sua mossa contro il mio range percepito fosse più per valore ed ho foldato. Durante la pausa ho saputo che lui aveva proprio 6x9x.

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