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Il Ministero del Tesoro e la Federal Reserve Pubblicano le Norme UIGEA

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Con una controversa mossa, proprio nei giorni del declino dell'amministrazione Bush, alcuni funzionari del tesoro degli Stati Uniti e della Federal Reserve hanno formalmente pubblicato le norme e le procedure che includono la legge "Unlawful Internet Gambling Enforcement Act (UIGEA)" del 2006.

La regolamentazione, che entrerà in vigore dal 19 gennaio 2009, un giorno prima del giuramento alla nazione del neo presidente eletto Barack Obama, richiede in generale un approccio di "dovuta diligenza" nel bloccare il flusso di fondi da potenziali giocatori a siti on-line. Per il poker, come previsto, non è stata concessa nessuna forma di esenzione ai sensi delle legge, malgrado le sollecitazioni di un piccolo gruppo di giocatori.

Le banche, i gestori di pagamenti e altre istituzioni coinvolte hanno previsto di attenersi al provvedimento dal 1 dicembre 2009.

Il fitto documento di 66 pagine, come è evidente dalle prime 50 pagine di definizioni esplicative, è stilato in un linguaggio che pur essendo preciso, apre a varie interpretazioni, già prima della pubblicazione della norma stessa. Un esempio di possibile fraintendimento è la forviante differenza tra i giochi "soggetti al caso" e "prevalentemente soggetti al caso". Da questa definizione, agli occhi del governo, dipende l'esclusione o meno del poker e-o degli altri skill games, dalla copertura della legge. Per le precedenti esenzioni per la corsa dei cavalli e per i campionati di fantasy-sport nulla è cambiato, la regolamentazione è rimasta la stessa.

Mentre il corpo della pubblicazione del regolamento è ancora in lavorazione, grazie agli esperti, alcuni punti sono stati chiari ad una prima lettura. Tra questi punti segnaliamo:

-il blocco delle transazioni sotto il controllo dell' UIGEA, che avrà solamente uno scopo, quello di disciplinare i potenziali giocatori sui siti on-line. I pagamenti incassati da un sito che ritornano ai clienti non saranno bloccati. La differenziazione sarà nel tentativo di scoraggiare la redditività, per quei siti che cercano di prendere i fondi del giocatore.

-Disciplinando in questo modo così farraginoso, la norma tenta di trasformare il gambling on-line in una questione di "stato di diritto", in maniera simile al continuo tentativo da parte della Commonwealth del Kentucky di accaparrarsi i domini on-line. Come è definito nel regolamento pubblicato: "Le Agenzie credono che le restrizioni si applichino solo alle transazioni ritenute illegali sotto la legge Federale e dello Stato".

Il testo della legge del "Unlawful Internet gambling" afferma chiaramente che ci si riferisce al gioco d'azzardo o alla scommessa che "è illegale secondo qualsiasi legge Federale o dello Stato in qualsiasi parte in cui il gioco d'azzardo o la scommessa ha avuto inizio, è stata sostenuta o altrimenti messa in pratica".

-Le norme pubblicate rivedute e opportunamente corrette, hanno portato al rialzo le stime finanziarie grazie all'attuazione dei provvedimenti. Nonostante la riscrittura di alcune parti della legge, si prevedono l'eliminazione di molte piccole entità bancarie e di differenti modalità di pagamento. Attualmente i costi stimati per la realizzazione iniziale sono di circa un milione di ore lavorative e 88 milioni di dollari, con lo sviluppo del programma di assistenza subiranno un'impennata repentina fino ad un totale di oltre 100 milioni di dollari.

-I servizi atti al pagamento, così come la Western Union, riceveranno un'esenzione per i pagamenti effettuati dai loro sportelli; le norme attuali invece erano volte a bloccare i pagamenti trasferiti on-line attraverso tali servizi.

Le sollecitazioni dei funzionari come il Rep. Barney Frank (D-MA) per evitare la formalizzazione della regolamentazione UIGEA, sono state sommariamente ignorate, a conferma la pubblicazione della norma stessa. Infatti, un passaggio nella normativa, sfida apertamente le lamentele avanzate da Frank e da altri, sulla troppa pressione fatta alla pubblicazione delle regole e la responsabilità infondata su un sistema finanziario ancora sotto stress, affermando, in effetti, che risparmiando sulle carte di credito di compagnie legate al gambling gioverebbe più che compensare le spese.

"La proibizione di questo flusso di fondi " secondo la spiegazione , "è progettato non solo per inibire l'accumulo del debito del consumatore ma anche per ridurre i problemi del debito per le istituzioni per il deposito assicurato e il settore del credito al consumo". Il Ministero del Tesoro crede che la riduzione dei problemi del debito, attraverso l'ultima regolamentazione a favore del processo di proibizione del flusso dei fondi, porterà importanti benefici alle istituzioni per il deposito assicurato e per il consumatore dato il recente fermento nei mercati finanziari, che sta causando problemi di liquidità per le istituzioni e sta contrastando la disponibilità di credito per il consumatore". Il Ministero del Tesoro ha citato anche "altri benefici", dichiarando che "in ultimo la regolamentazione potrebbe apportare restrizioni per minorenni e giocatori compulsivi nei confronti degli eccessi relativi al gioco on-line illegale".

La pubblicazione di questa regolamentazione, ha prodotto molto fermento e molte critiche. Sono state centinaia le notizie uscite nelle prime due ore dopo la comparsa del documento sul sito del Ministero del Tesoro US. La rappresentante del Nevada Shelley Berkley (D-NV) in una schietta critica all'UIGEA, riportata dal Las Vegas Sun, sostiene questo pensiero:"Tali norme danno luogo ad un onere eccessivo per le banche e altre imprese che ora saranno costrette a giocare un ruolo di forza". Invece di migliorare la situazione, queste regolamentazioni creeranno solo caos, forti mal di testa e costi altissimi per tutti quelli che ne sono coinvolti. Io sono allibita che in un periodo in cui la nostra nazione è di fronte alla peggiore crisi economica mai vista in 70 anni, il Presidente Bush sia ossessionato con una regolamentazione che danneggerà solamente il settore dei servizi finanziari"

Anche l'Associazione dei Giocatori del Washington DC-based Poker ha emanato una dichiarazione che condanna i fini della normativa, senza però dare delle indicazioni per dei piani futuri. Secondo PPA Chairman Alfonse D'Amato, " La PPA è ottimista sulla nuova amministrazione e fiducioso nel nuovo Congresso, che sarà in grado di riconoscere gli insuccessi della UIGEA e nel nuovo anno di rovesciare questa cattiva politica" .

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