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La storia delle World Series of Poker #2: la crescita, il Binion’s nel baratro, Harrah's

Rio All-Suite Las Vegas Hotel and Casino

La scorsa settimana abbiamo cominciato la lunga cavalcata che ci porterà alle World Series of Poker 2013 con un articolo in cui si parlava della storia delle WSOP dagli albori fino ai tempi di Stu Ungar, Johnny Chan e di Doyle Brunson.

Questa settimana siamo pronti per la seconda parte del nostro raccontro. Vi parleremo del boom di iscrizioni "dei giorni nostri" e dell'acquisizione del maschio WSOP da parte di Harrah’s Entertainment.

Dal 1970 to 1981, le WSOP videro una crescita lenta ma graduale, fino ad arrivare al 1982, primo anno in cui si superarono le 1,000 presenza per la prima volta. Solo cinque anni dopo poi, nel 1987, il numero delle entries in tutti i tornei era già salito a 2,000, senza mai "tornare indietro".

Come già detto nella prima parte del nostro racconto, tanti dei meriti per la crescita delle WSOP vanno al tournament director Eric Drache ed alla sua idea, ai tempi rivouzionaria, di introdurre i tornei satellite per partecipare alle World Series. Drache comincio a lavorare per le WSOP nel 1973 e capì che sarebbe stato un grande successo se il Main Event WSOP avesse guadagnato almeno un iscritto in più anno per anno. Come già detto, ci riuscì alla grande, facendo riscontrare grazie al suo duro lavoro dei numeri che fino a qualche anno prima erano difficilmente immaginabili.

Nel 2000 ci fu un grande record, ovvero il Main Event che vide ben 512 players in gara. Nel 2001 il numero salì a 613, diventando poi 631 nel 2002. Nel 2003 il numero di entries al WSOP Main Event salì addirittura a 839, per una crescira esponenziale di quasi il 25%. Quello fu proprio l'anno di Chris Moneymaker, che come un fulmine a ciel sereno vinse il main event partendo da un satellite online, scatenando il famosissimo "effetto Moneymaker".

Nel 2003 gli iscritti totali alle WSOP furono 7,572, leggermente in calo al 2002 quando invece erano stati 7,593. Il già citato effetto Moneymaker intervenì proprio in quel momento, a cavallo tra 2003 e 2004, con quest ultimo anno che vide ben 14,054 partecipanti alle WSOP ed il numero pazzesco di 2,576 players al main event.

La crescita fatta registrare tra la fine degli anni 90 e l'inizio del nuovo millennio 2000s non è stata comunque tutta rose e fiori. Lo storico WSOP Media Director, nonchè pezzo di storia del mondo del poker, Nolan Dalla ha descritto così quel periodo a WSOP.com:

"Il boom delle WSOP coincise con il deterioramento ed il declino del rinomatissimo Horseshoe. Una divisione interna alla famiglia Binion fece si che Jack fosse tagliato fuori dal progetto WSOP. Tanti grandi nomi lo boicottarono per lungo tempo tra il 1999 ed il 2002. Anche alle World Series of Poker successe qualcosa di molto simile, ma un gruppo di dipendenti agguerriti (insieme ai giocatori) costruirono le basi per il successo delle World Sries of Poker.

"Nel 2003 i critici erano convinti che il periodo d'oro delle WSOP fosse finito. Nello stesso anno infatti il World Poker Tour comincio il suo percorso riscuotendo grandi consensi. Durante le prime settimane delle WSOP 2003 i field erano notevolmente ridotti a causa della concorrenza diretta del WPT".

Nonostante i tempi duri però la vittoria di Moneymaker aveva cambiato ogni logica nel gioco ed il boom delle WSOP stava per arrivare. Il poker aveva "catturato" il grande pubblico e tutti volevano andare a giocare le WSOP per avere il proprio momento di gloria.

Questa la crescita del field alle WSOP a partire dal 2000:

La storia delle World Series of Poker #2: la crescita, il Binion’s nel baratro, Harrah's 101
WSOP total number of entrants from 2000-2012

Nel frattempo all'interno della dirigenza WSOP qualcosa stava cambiando: nel 2004 il Binion’s Horseshoe fu venduto, per la successiva acquisizione da parte di Harrah’s Entertainment del marchio WSOP. Una serie di eventi portò all'aqcquisizione da parte di Harrah’s. La prima di queste fu la morte di Benny Binion nel giorno di natale del 1989 e la successiva morte di sua moglie Teddy Jane avvenuta nel 1994.

A quel punto l'Horseshoe fu diviso tra i quattro figli di Binion: Brenda ricevette il suo 20.5% ma si asteneva da qualsiasi lavoro al casinò; Jack e Ted ricevettero rispettivamente il 42% ed il 20%, continuando a lavorare all'Horseshoe; l'altra sorella Becky controllava invece solo il 18% e questo portò ad una lite interna tra la stessa Becky ed i suoi fratelli. Ted cadde nel tunnel della droga, perse la licenza di gioco e fu bannato dall'Horseshoe. Inoltre fu multato di $250,000 e gli fu proibito di incassare denaro dalle operazioni del casinò. Con Ted fuori dai giochi, Jack e Becky arrivarono al culmine della situazione.

A Gennaio del 1996 Becky intentò una causa contro Jack attinente alla cattiva gestione. La legge stabilì che Jack stava spostando denaro e risorse verso i sue due nuovi casinò in Louisiana e Mississippi, alle spalle del Binion’s Horseshoe di Las Vegas.L'intento di Becky era quello di rimuovere Jack dal ruolo di presidente dell'azienda Horseshoe. Jack e Ted tentarono il tutto per tutto acquistando le quote di Brenda per ripresentarsi ancora più forti al cospetto di Becky. Alla fine, il 7 Luglio 1998, circa due mesi prima della morte di Ted, Becky prese il controllo del Binion’s Horseshoe dopo una lunga battaglia legale. Come nuovo presidente dell'Horseshoe, Becky ingaggiò subito suo marito Nick Behnen come manager ed i due presero subito il controllo dell'Horseshoe.

Una volta al comando Becky introdusse delle misure molto impopolari che le permettessero di tagliare i costi. La più famosa fu il consiglio al marito di vendere il "million dollar glass horseshoe", una collezione da 100 banconote da $10,000 raccolte a partire dal 1964, collezione con cui tanti visitatori volevano la propria foto ricordo. I cimelio fu venduto nel 2000 a Jay Parrino, collezionista, per una somma non meglio specificata. La decisione risultò altamente impopolare soprattutto tra gli amici pokeristi di vecchia data di Benny. Bob Stupak, il responsabile dello Stratosphere, una volta appreso della vendita disse “E' come un pezzo di storia, sono davvero molto deluso

Le perplessità nei confronti dell'operato di Becky continuarono negli anni successivi. I giocatori notarono che il buffet non offriva più la qualità di un tempo che ci si aspettava dall'Horseshoe. Becky cancellò il Poker Hall of Fame Classic e ridusse l'oro nei braccialetti WSOP da 18 a 14 carati; insieme al marito Nick poi la coppia licenziò la maggior parte dei dipendenti che potessero ricordare i suoi fratelli, come ad esempio i popolarissimi Jim e Susie Albrecht, poker room manager dell'Horseshoe, eJack McClelland, direttore delle WSOP. A causa di tutto questo ci fu un grosso boicottaggio dell'Horseshoe e delle WSOP da parte di grandi personalità del poker, come Doyle Brunson e Chip Reese.

Servizio clienti povero, riduzione dei limiti di puntata ed insoddisfazione dei dipendenti portarono ad una disaffezione dall'Horseshoe. Tante persone una volta fedeli all'Horseshoe capirono che era tempo di cambiare aria. I problemi di Becky continuarono quando la Culinary Union si accorse che i soldi trattenuti dalle buste paga dei propri dipendenti che dovevano essere un fondo previdenziale, venivano trattenuti dai proprietari del casinò. La situazione saltò all'occhio della Internal Revenue Service che stabilì una severissima multa da $5 milioni di dollari, con ulteriori $2,5 milioni da versare in tasse. Findi che sarebbero entrati nelle casse dello Stato del Nevada, del fondo previdenziale del Southern Nevada Culinary and Bartenders e del fondo dell'International Union Welfare per gli impiegati dell'hotel e del ristorante.

L'11 Gennaio 2004 alle 5:30 del pomeriggio, la Metro Police, l'IRS, l'FBI e la Nevada Gaming Commission fecero irruzione nel Binion’s Horseshoe sequestrando contanti per 1 milione di dollari. Era la fine dello storico Binion’s Horseshoe, un "must" di Las Vegas a partire dal 1970, nonchè casa originaria delle WSOP.

Harrah’s Entertainment prese controllo del marchio WSOP adinizio 2004 ma le differenze tra quell'anno ed i precedenti non furono così evidenti, perchè Harrah’s aveva concesso di disputare l'evento al Binion’s Horseshoe con la vecchia proprietà. Il 21 Aprile 2004 Harrah’s costruì il WSOP brand e vendette la proprietà dell'Horseshoe (conosciuta oggi come Binion’s). Il resto è storia.

Nel 2005 ci fu la decisione di spostare le WSOP dal Binion’s al Rio All-Suite Las Vegas Hotel and Casino, ottenendo così uno spazio più ampio, per giunta nel cuore della Strip di Las Vegas. La mossa fu azzeccatissima e le WSOP cominciarono la propria crescita esponenziale, arrivando nel 2005 a distribuire premi per$106,055,907, distruggendo il record dell'anno precedente di $45,973,770.

Dal 2004 ad oggi le WSOP sono diventate meta di tutti i giocatori del mondo che raggiungono Las Vegas d'estate alla ricerca del successo, magari di una sponsorizzazione. Calcano i tavoli televisivi più in vista, tutto in funzione di quelle quattro lettere: WSOP.

Non perdete domani sulle nostre pagine il fantastico video-racconto di questa seconda parte, sottotitolato in italiano!

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